Descrizione

Gli alunni della scuola media di Moretta in Portogallo

Partiti domenica 24 marzo 2019 con meta Sintra in Portogallo, accompagnati dalla Dirigente scolastica Marchisio Laura, dalle insegnanti Gili Simona e Bussi Emanuela e dalla Signora Ceresa Margherita quale consulente per l’Erasmus plus “Smitten kittchen”, gli alunni Garza Alice, Mana Alessandro,Monge Veronica, Pelosi Marianna, Poggio Mattia ,  Ponchione Martina e Vallero Martina delle classi terze della scuola media di Moretta, hanno fatto ritorno sabato mattina 30 marzo 2019. Eccitati per l’opportunità ma al tempo stessi un po’ preoccupati, hanno vissuto l’esperienza Erasmus centrando perfettamente gli obiettivi del progetto: relazionarsi in inglese con ragazzi provenienti dalla Croazia, dalla Polonia e dall’Inghilterra e condividere momenti che porteranno con sé e che hanno un valore formativo permanente. Con i portoghesi poi hanno avuto modo di conoscersi meglio poiché ospitati nelle famiglie che si sono rivelate davvero molto ospitali, generose e disponibili. I ragazzi italiani, al ritorno, sono stati entusiasti. Hanno avuto modo di apprezzare le bellezze naturalistiche e artistiche di Sintra, un bellissimo paese a quindici chilometri da Lisbona e di osservare la lavorazione del merluzzo in tutto il suo processo, nonché la produzione dell’olio presso uno dei più grandi olifici portoghesi. Hanno gustato il bacalau, cucinato in differenti modi. Infine hanno svolto attività artistiche e culinarie all’interno della scuola di Sintra.

Il momento della separazione ha portato con sé pianti e lunghi abbracci, indice di una esperienza che ha lasciato il segno.

La dirigente scolastica Marchisio Laura dichiara di essere davvero molto soddisfatta della riuscita della prima mobilità per i ragazzi

e di aver incoraggiato i docenti a partecipare al progetto Erasmus. Essere europei vuol dire sentirsi europei; quale migliore occasione per alunni di 13 e 14 anni? Si tratta anche di saper rimanere fuori casa per alcuni giorni, dimostrando senso di responsabilità, di autonomia e aprendo gli occhi su culture differenti. I ragazzi poi non hanno filtri come gli adulti ma hanno interessi comuni, quali lo sport, la musica che rappresentano i punti di partenza.

Anche le docenti Gili e Bussi, organizzatrici del progetto Erasmus, hanno fatto ritorno dalla prima mobilità davvero soddisfatte poiché l’esperienza vissuta si è rilevata positiva su tutti i fronti.